LA CACCIA ALLE STREGHEDigitale

Si tratta di un’unità didattica di apprendimento completa che è già pronta per essere sottoposta ai ragazzi in classe. L’argomento riguarda una parte della storia che spesso viene sottovalutata ma che a mio avviso ha una valenza contemporanea non indifferente, se si pensa alle numerose notizie di femminicidi a cui siamo sottoposti quotidianamente. La piaga della caccia alle streghe e delle persecuzioni perpetrate dal Tribunale dell’Inquisizione tra il Cinquecento e il Seicento, diventa così un’ulteriore possibilità di approfondire il tema della misoginia che era molto diffuso nei secoli precedenti all’interno della Chiesa cattolica e che si era terribilmente radicato nelle menti delle persone comuni. L’intento per chi volesse sarebbe quello poi di arrivare ai nostri giorni prendendo in considerazione fatti purtroppo famosi di uxoricidi che hanno una valenza didascalica e formativa per le giovani menti di oggi. L’UDA di divide in due parti: la prima è costituita da slides di approfondimento inerenti prettamente le motivazioni per cui è nato il Tribunale dell’Inquisizione e per quali motivi poi dall’eresia religiosa si sia spinti alle persecuzioni nei confronti di donne innocenti additate come “streghe”. Chi erano le streghe? Perché venivano arrestate, torturate e giustiziate? Si passa poi alla descrizione dei contenuti di un testo terribile utilizzato dagli inquisitori durante gli interrogatori: Il Malleus Maleficarum (il martello delle streghe). Si prosegue con la presentazione attraverso immagini esplicative e spiegazioni, dei mezzi e degli strumenti che gli inquisitori utilizzavano per torturare le povere donne: dissanguamento, pulizia dell’anima, immersione dello sgabello, la garrotta, Vergine di ferro, cremagliera, sedia inquisitoria, forcella, spaccatesta, annodamento, strappata, squassamento, ruota per concludere con il rogo. Ma come ha fatto la mente umana ad essere così spietata e perversa? La parte finale spiega le storie più famose didonne che in Europa sono state sottoposte a processo e giustiziate come streghe (Angela de la Barthe, Ursula Kemp, Agnes Sampson, Merga Bien, Francoise Secrétain). La seconda parte invece è il laboratorio didattico sull’Eresia e stregoneria diffusasi in Europa tra il Cinquecento e il Seicento: metodologia: Il primo passo che si ritiene fondamentale per attuare e realizzare la presente unità didattica in classe è quello di coinvolgere emotivamente gli studenti sull’argomento preso in esame, offrendo una motivazione forte per far sì che susciti interesse ed attivi una volontà di approfondimento e di ricerca. Il secondo passo è quello di strutturare le lezioni attraverso il metodo induttivo: per fare in modo che lo studente acquisisca competenze metodologiche che possano entusiasmarlo, deve essere sollecitato a ricercare partendo da elementi inusuali ed insoliti da consultare, come i documenti storici, per poi giungere a formulazioni generali dell’argomento in questione. Infine il lavoro laboratoriale deve essere finalizzato alla realizzazione di un prodotto finito, in modo che gli studenti abbiano un obiettivo ben preciso da perseguire e siano motivati alla formalizzazione dei risultati finali. L’attività laboratoriale viene utilizzata in modo particolare perché è formulata come un insieme di attività strutturate che prevedono fasi di esplorazione, osservazione, raccolta e interpretazione dei dati, descrizione, previsione, costruzione, correzione di errori, formulazione di ipotesi, elaborazione di uno scritto finale teso alla verifica dello studio effettuato attraverso l’utilizzo di vari strumenti in itinere. Fasi dell’attività:  L’unità didattica è strutturata in modo tale da poter trasmettere agli alunni le conoscenze fondamentali riguardanti i movimenti ereticali che sono stati combattuti tenacemente dalla Chiesa di Roma, inizialmente con l’istituzione dei Tribunali dell’Inquisizione e successivamente con la creazione dell’Inquisizione romana. L’insegnante guiderà i ragazzi durante tutto il percorso didattico, suddividendolo in fasi di lavoro che prevedono:  una breve lezione introduttiva da parte dell’insegnante che spiega la tematica e lo svolgersi dell’attività laboratoriale.  la lettura, con la mediazione dell’insegnante, di documenti storici del periodo menzionato, alcuni dei quali muniti di note a piè di pagina e la lettura dei documenti iconografici.  nello specifico, il percorso di lavoro viene strutturato su quattro fasi particolari, in ognuna delle quali gli studenti saranno divisi in piccoli gruppi: Selezionare: l’insegnante fornisce agli alunni divisi in gruppi documenti di vario genere, presenti nel laboratorio didattico di questa unità e il loro compito sarà quello di assumere un determinato punto di vista, una prospettiva di indagine tale da poter scegliere i documenti pertinenti al tipo di indagine richiesta loro. Interrogare: gli studenti, con l’aiuto del glossario fornito all’inizio dell’attività dall’insegnante, leggono tutti i documenti sia cartacei che iconografici forniti loro, rispondono a diverse tipologie di domande e completano le tabelle di riferimento, dopo aver “interrogato” i documenti stessi. Interpretare: si tratta di operare processi di deduzione, induzione e soprattutto inferenza durante la lettura dei documenti e rispondere a diverse tipologie di quesiti, dalla domanda aperta a quella di completamento, in cui gli alunni inseriscono le informazioni presenti in calce al documento e appositamente predisposte dall’insegnante. Scrivere: i ragazzi dovranno infine inventare un testo in cui immaginano di essere una strega e di dover affrontare un processo inquisitorio; la stesura dello scritto dovrà tenere presente le linee guida inserite nella formulazione dell’esercizio. Questa parte comprende anche un glossario con le parole specifiche dell’argomento, utile per i ragazzi. E’ un argomento che affascina e incuriosisce. Piacerà tantissimo ai ragazzi!

Tipo di scuola scuola secondaria di primo grado
Classe /età Seconda media
Materia Storia
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File video
File audio
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Numero di pagine (incluso il frontespizio) 51 - 60
Il materiale contiene risposte? No
Il materiale è adatto per (puoi sceglierne diversi) Insegnante, Attività indipendenti dello studente
Note aggiuntive per i genitori
Quanto dura solitamente l'attività (da...a) oltre 120 minuti
Ulteriori informazioni relative al tempo attivo

daniela solenghi

Sono una docente di ruolo nella scuola secondaria, insegno italiano, storia, geografia. Sono anche storica dell'arte.

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