Mi chiamo Anna Rita Bisogni e sono una maestra. Una maestra che ama profondamente il suo lavoro e che, negli anni, ha scelto di trasformare la curiosità in un metodo, e la tecnologia in un linguaggio per avvicinare i bambini alla conoscenza.Amo definirmi una “MaestraStem”, perché credo che la scienza, la tecnologia, l’ingegno e la creatività possano convivere in modo naturale nella scuola, purché siano sempre al servizio dell’emozione e della relazione.
Ho iniziato il mio percorso nella scuola primaria con il desiderio di rendere la didattica più viva, più sperimentale e più inclusiva. Negli anni ho progettato e realizzato laboratori di robotica educativa, coding, tinkering, realtà aumentata e scienze integrate, coinvolgendo alunni che spesso si definivano “non portati per queste cose”. Scoprire insieme a loro che tutti, in realtà, possono essere inventori, scienziati e creatori, è una delle mie più grandi soddisfazioni.
La mia idea di scuola si riassume in un motto che porto con me in ogni progetto:
“Non mostro quanto sono brava io, ma quanto lo sei tu.”
Da questo principio è nato anche BYOL – Bring Your Own Light, il mio piccolo manifesto educativo. Significa “porta la tua luce a scuola”: una luce che può essere un LED in un laboratorio STEAM, ma anche — e soprattutto — la luce interiore di ciascuno, la curiosità, il talento, l’energia che ognuno porta con sé.
Il mio percorso mi ha portato a ricevere diversi riconoscimenti e premi per l’innovazione didattica, tra cui la vittoria nella sezione scuola primaria del Festival “Science on Stage” con il progetto “Leonardo amava le STEAM”, un lavoro che unisce arte, scienza e creatività nel segno del genio di Leonardo da Vinci.
Sono Ambasciatrice Scientix, ma anche Ambasciatrice Quiver e Merge Cube, realtà che promuovono l’integrazione di realtà aumentata e digitale nella didattica. Questi ruoli mi hanno permesso di sperimentare e diffondere pratiche innovative, mantenendo però sempre al centro l’aspetto umano e relazionale dell’insegnamento.
Ho partecipato per diversi anni a conferenze europee sulle materie STEAM, come EASE, dove ho potuto confrontarmi con colleghi e ricercatori di tutta Europa e raccontare esperienze nate direttamente in classe.
Nel tempo ho avuto la soddisfazione di vedere pubblicati diversi miei contributi su INDIRE, oltre a vincere progetti a livello nazionale e locale, sempre legati alla didattica laboratoriale e all’innovazione nella scuola primaria.
Parallelamente, porto avanti il mio blog “MaestraStem”, nato come diario di bordo e diventato oggi uno spazio di condivisione di idee, esperienze e strumenti per una scuola più aperta, creativa e vicina al mondo reale.
Oggi continuo a sperimentare, a formarmi e a raccontare la scuola come un luogo che deve accendere possibilità.Voglio raccontare una scuola in cui ogni bambino trova la sua storia e la sua luce, dove nessuno è escluso e nessuno resta indietro.Anche i più difficili, anche chi vive ai margini: in ognuno di loro cerco quella scintilla unica, e faccio di tutto perché possa brillare.